Mastoplastica


Invasività: ■■■□□
Anestesia: Locale con sedazione
Durata nel tempo: Per sempre
Tempo di recupero: 3 settimane


mastoplastica

La mastoplastica additiva, riduttiva e la mastopessi (o lifting del seno) sono gli interventi finalizzati a migliorare l’estetica e, in alcuni casi, la funzionalità del seno tra i più richiesti nella chirurgia plastica moderna.


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Interventi di chirurgia plastica al seno

Che tu stia valutando l’aumento o la riduzione del seno, il primo step è la visita preoperatoria che permette al chirurgo di valutare le dimensioni, la forma e le possibili modificazioni del seno e di concordare assieme alla paziente la tipologia di intervento e di protesi.
Le tecniche di intervento variano a seconda della tipologia di mastoplastica e dell’anatomia del seno della paziente.


Mastoplastica additiva

È possibile aumentare il volume del seno, migliorandone la forma e le dimensioni e correggere eventuali asimmetrie grazie alla mastoplastica additiva, mediante l’utilizzo di protesi mammarie di ultima generazione. Questo intervento è indicato per le donne che desiderano avere un seno più pieno o che hanno perso volume dopo una gravidanza, l’allattamento o una significativa perdita di peso.

Nella mastoplastica additiva le incisioni possono essere eseguite sotto il seno (attraverso il solco sottomammario), attorno al capezzolo (semiperimetro inferiore – inserimento periareolare), sotto l’ascella (inserimento trans-ascellare).

La protesi può essere inserita direttamente sotto la ghiandola, nel caso in cui il tessuto ghiandolare sia sufficiente, dietro il muscolo grande pettorale oppure solo in parte dietro il muscolo pettorale (posizionamento retromuscolare o tecnica detta “Dual Plane”). La scelta della tecnica dipende dalla conformazione fisica della paziente, dal tipo di protesi e dal risultato estetico desiderato.

Mastoplastica riduttiva

mastoplastica riduttiva

La mastoplastica riduttiva mira invece a ridurre la dimensione del seno, rimuovendo l’eccesso di tessuto adiposo, ghiandolare e pelle. È particolarmente indicata per le donne con un seno molto voluminoso (ipertrofia mammaria) che soffrono di dolori alla schiena, problemi posturali, irritazioni cutanee sotto il seno o difficoltà nel trovare abbigliamento adatto.

La mastoplastica riduttiva comporta incisioni più estese rispetto alla mastoplastica additiva. Le cicatrici più comuni hanno la forma di una “T rovesciata” o “ancora”, con un’incisione attorno all’areola, una verticale sotto di essa e una lungo il solco sottomammario. Il chirurgo rimodella il seno e riposiziona l’areola per ottenere un aspetto naturale e armonioso.

Mastopessi

mastopessi

Quando invece la necessità è quella di sollevare e rassodare un seno cadente o rilassato – solitamente a seguito di una gravidanza o un forte dimagrimento -, la risposta chirurgica più adatta è la mastopessi – conosciuta anche come lifting del seno – che prevede un riposizionamento delle mammelle senza intervenire sul volume.
Questo intervento infatti può anche non richiedere l’inserimento di protesi.
Durante la mastopessi, il chirurgo rimuove l’eccesso di pelle e solleva il seno, riposizionando l’areola e il capezzolo nella loro posizione naturale. In alcuni casi, può essere combinata con una mastoplastica additiva per migliorare sia la forma che il volume del seno. L’intervento può essere eseguito in regime di day-hospital e in anestesia generale oppure in anestesia locale con sedazione. La durata dell’intervento varia da 60 minuti a un’ora e mezza.


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La scelta delle protesi nella mastoplastica

In caso di utilizzo di protesi – nella mastoplastica additiva e a volte nella mastopessi – la scelta degli impianti è uno step importante per il raggiungimento di un risultato naturale e in armonia con la conformazione fisica della paziente.

Le protesi possono avere una forma rotonda o un profilo anatomico (a goccia); nel primo caso si adattano a un seno cadente, “svuotato” o dalla forma poco armonica, nel secondo a un seno di piccole dimensioni.
Altamente biocompatibile, il silicone è il componente principale delle protesi mammarie, racchiuse in un involucro gel sempre in silicone. Morbida e dalla consistenza simile a quella del tessuto mammario, questa “pellicola” è altamente coesiva e resistente da non permettere una fuoriuscita di materiale.

Il decorso post-operatorio della mastoplastica

Dopo la prima medicazione e la rimozione dei drenaggi la mattina dopo l’operazione, i punti di sutura verranno rimossi dopo circa 8-10 giorni. È necessario rimanere a riposo nelle 48 ore successive all’intervento, per ritornare poi alle proprie abitudini quotidiane evitando però sforzi fisici, movimenti bruschi, esposizione al sole.

Se non faticosa, l’attività lavorativa potrà riprendere dopo una settimana, mentre per quella sportiva è consigliato attendere 3 settimane.

Gonfiore, ecchimosi e indolenzimento nell’area mammaria possono manifestarsi nei due giorni successivi all’intervento per poi scomparire gradualmente.

Indossare un reggiseno contenitivo aiuterà a proteggere la zona da eventuali traumi e favorire il processo di guarigione. In corrispondenza delle incisioni rimarranno delle cicatrici che col tempo tenderanno a essere più sottili e meno visibili.


Domande frequenti sulla mastoplastica

Quanto costa rifarsi il seno?

Il costo della mastoplastica, sia additiva (aumento del seno) che riduttiva, può variare in base alla complessità dell’intervento e al tipo di protesi utilizzate (nel caso dell’additiva). Generalmente, il prezzo oscilla tra le poche migliaia di euro. Richiedi un preventivo personalizzato e una consulenza con i nostri specialisti.

È possibile pagare la mastoplastica additiva a rate?

Sì, AraMedica prevede dei piani di pagamento flessibili che consentono di dilazionare il costo dell’intervento. Contattaci per conoscere le opzioni di pagamento a disposizione.

Quali sono i principali rischi della mastoplastica?

Come per ogni intervento chirurgico, la mastoplastica comporta alcuni rischi, tra cui sanguinamento, contrattura capsulare (nel caso della mastoplastica additiva, in cui si forma tessuto cicatriziale attorno alla protesi), perdita temporanea di sensibilità al seno o ai capezzoli. Affidati ai chirurghi plastici esperti di AraMedica per minimizzare i rischi!

Le cicatrici sono visibili dopo la mastoplastica?

Le cicatrici sono inevitabili, ma vengono solitamente posizionate in modo strategico per essere il meno visibili possibile. Nel caso della mastoplastica additiva, le incisioni possono essere effettuate sotto il seno (nel solco sottomammario), attorno all’areola, o sotto l’ascella. Col tempo, le cicatrici tendono a sbiadire e diventare meno evidenti, anche se la guarigione completa dipende dalla predisposizione individuale.

Quanto dura la convalescenza dopo una mastoplastica additiva?

Il tempo di recupero varia a seconda del tipo di intervento e delle caratteristiche individuali del paziente. In generale nella prima settimana è consigliato riposo e limitazione dei movimenti delle braccia; i pazienti possono tornare a svolgere attività leggere dopo circa 7-10 giorni. Il gonfiore e i lividi iniziano a ridursi nelle prime 2 settimane. Dopo 3-6 mesi il seno assume la forma definitiva e le cicatrici iniziano a migliorare visivamente.

Quanto durano i risultati della mastoplastica additiva?

Le protesi mammarie moderne sono progettate per durare molti anni, ma non sono garantite a vita. In alcuni casi, potrebbe essere necessario sostituirle dopo 10-15 anni. Tuttavia, molte donne mantengono le stesse protesi per tutta la vita senza problemi, a meno che non si presentino complicazioni o desiderino un ulteriore intervento per motivi estetici.


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